Per favore, Signore, toglimi tutto quello che ho.
La paura di vivere e di morire.
La stanchezza della mente e del cuore.
Il senso di indegnità e di insufficienza.
La falsità e l’ipocrisia.
La durezza e l’insensibilità.
La violenza e l’irascibilità.
I facili giudizi e le ingiustizie quotidiane .
Il sentirmi confusa e insignificante.
Le aspettative e la follia.
La superstizione e la viltà.
La banalità e la presunzione.
L’immaturità e la superbia.
La solitudine ebbra di desideri e speranze.
La resistenza al flusso della vita.
L’incapacità di comprendere la realtà.
Il dolore di non essere come vorrei, anche se ce la metto tutta.
E una volta che mi avrai spogliato della fragile statua di me stessa
Rivestimi della Tua essenza
per sentirmi quel che sono sempre stata:
una scintilla divina piena d’amore.
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