Per concludere, esistono diversi tipi di dipendenza, ma tutti sostanzialmente si equivalgono, perché è la mentalità, il sistema di credenze a generarli. Quindi, se non si stanano i pensieri che generano atteggiamenti che creano dipendenza, non se ne esce. Conosco ex tossici che sono diventati dipendenti affettivi, ex dipendenti affettivi che sono diventati bulimici, altri ex codipendenti che sono diventati vittime del gioco patologico, ex alcolisti che sono diventati dipendenti dal sesso. Tutto questo mi ha fatto capire che bisogna sradicare la mentalità dipendente per avere una vita degna di essere vissuta, altrimenti ci si limiterà a passare da una compulsione a un’altra, senza avere la possibilità e la forza di scegliere la propria felicità.

Ho letto in un bellissimo libro di Joe Dispenza, dal titolo Diventa supernatural. Come fanno le persone comuni a realizzare cose straordinarie (Mylife Edizioni, Rimini 2018, pp. 65-67: La dipendenza dalle emozioni disfunzionali e come uscirne) una frase incredibile che sperimento ogni giorno: «Quando si cambiano gli obiettivi della propria vita, i legami energetici con le persone che ci tenevano ancorati agli schemi del passato si rompono, producendo dolore e incertezza. Tutte quelle cose e persone che non sono in vibrazione con il nuovo futuro spariranno per sempre». È allora che arriveranno persone positive, è allora che costruiremo amicizie vere, relazioni sane. È allora che inizieremo a sperimentare la gioia di condividere la nostra autenticità.