Credo che tutti gli uomini di tutte le epoche abbiano desiderato esprimere il meglio di se stessi e abbiano aspirato a vivere in un mondo migliore di quello in cui vivevano. Succede anche a noi, che viviamo anni così complicati e difficili da accettare.
Come diventare la migliore versione di se stessi? Come creare il migliore dei mondi possibili?
Forse sovvertendo gli schemi nei quali viviamo, quegli schemi ancorati alla teoria darwiniana, formulata nel lontanissimo 1859, secondo la quale a questo mondo sopravvive il più forte.
È la teoria del profitto, delle multinazionali, delle discriminazioni sociali e geografiche, della povertà, delle migrazioni di interi popoli, degli eccidi, delle guerre.
È una teoria che la storia ha dimostrato essere falsa, essere fallimentare. Quindi perchè continuare a seguirla? Perchè i politici, gli uomini e donne al potere, i semplici individui, noi tutti, continuiamo a seguirla?
La Natura, che è sopravvissuta per miliardi di anni e che continuerà a sopravvivere ben oltre l’estinzione del genere umano, propugna e persegue altri valori: i valori della cooperazione, della solidarietà tra le specie viventi, dell’adattamento ai disastri ecologici: ai terremoti, alle glaciazioni, alle tempeste solari, agli asteroidi, alle eruzioni vulcaniche, ai maremoti. Dopo ogni cataclisma, la Natura ha continuato a esistere, con specie botaniche e animali adeguate al nuovo contesto.
Se non vogliamo un mondo in perenne conflitto, se vogliamo una società pacifica e sana, coltiviamo in noi la comprensione e la resilienza agli eventi, scegliamo di essere pacifici nelle relazioni quotidiane, scegliamo di cooperare con gli altri e superiamo una volta per tutte l’impulso narcisistico di sopraffazione e di violenza che inaridisce il nostro cuore e l’intero pianeta.
Il mondo nuovo comincia rinnovando il nostro cuore.