La lezione delle Olimpiadi
I Giochi Olimpici di Parigi si sono conclusi da un pezzo, ma continua a tornarmi alla mente l'espressione degli occhi di quegli atleti che hanno difeso il loro diritto a esultare e a essere orgogliosi pur non avendo vinto. Mi è spuntato un fugace sorriso di simpatia per le giornaliste che speravano di strappar loro un rimpianto, un pentimento, forse anche un singhiozzo, così richiesti dall'audience in questi tempi di vuoto emotivo. Vedere piangere e soffrire gli atleti perdenti avrebbe forse recato sollievo all'orgoglio ferito di chi si sente perennemente fallito e deluso dalla vita, come accade alla maggior parte